Santa Chiara

Festa : 800 anni della consacrazione di Santa Chiara di Assisi





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Le regole delle Clarisse

1. La Forma di vita dell'Ordine delle Sorelle Povere, istituita dal beato Francesco, è questa: Osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità.
Chiara indegna serva di Cristo e pianticella del beatissimo padre Francesco, promette obbedienza e riverenza al signor papa Innocenzo e ai suoi successori, canonicamente eletti e alla Chiesa Romana.
E, come al principio della sua conversione, insieme alle sue sorelle, promise obbedienza al beato Francesco, cosi promette di mantenerla inviolabilmente ai suoi successori.

2. Quando qualcuna, per divina ispirazione, verrà a noi con la determinazione di abbracciare questa vita, l'abbadessa sia tenuta a chiedere il consenso di tutte le sorelle e se la maggioranza acconsentirà, la possa accettare, dopo aver ottenuto licenza dal signor cardinale nostro protettore…
E se sarà idonea, le si dica la parola del santo Vangelo: che vada e venda tutte le sue sostanze e procuri di distribuirle ai poveri. Se ciò non potesse fare, basta ad essa la buona volontà.

Poi, tosati i capelli in tondo e deposto l'abito secolare, le conceda tre tonache e il mantello. Da quel momento non le è più lecito uscire fuori di monastero, senza un utile, ragionevole, manifesto e approvato motivo.
E per amore del santissimo Bambino, ravvolto in poveri pannicelli e adagiato nel presepio , e della sua santissima Madre, ammonisco, prego caldamente ed esorto le mie sorelle a vestire sempre indumenti vili.
6. Dopo che l'altissimo Padre celeste si degnò illuminare l'anima mia mediante la sua grazia perché, seguendo l'esempio e gli insegnamenti del beatissimo padre nostro Francesco, io facessi penitenza, poco tempo dopo la conversione di lui, liberamente, insieme con le mie sorelle, gli promisi obbedienza.

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Il beato padre, poi, considerando che noi non temevamo nessuna povertà, fatica, tribolazione, umiliazione e disprezzo del mondo, che anzi l'avevamo in conto di grande delizia, mosso da paterno affetto, scrisse per noi la forma di vita in questo modo: “Poiché per divina ispirazione vi siete fatte figlie e ancelle dell'Altissimo sommo Re, il Padre celeste, e vi siete sposate allo Spirito Santo, scegliendo di vivere secondo la perfezione del santo Vangelo, voglio e prometto da parte mia e dei miei frati, di avere sempre di voi, come di loro, attenta cura e sollecitudine speciale”.
Ciò che egli con tutta fedeltà ha adempiuto finché visse, e volle che dai frati fosse sempre adempito.

E affinché non ci allontanassimo mai dalla santissima povertà che abbracciammo, e neppure quelle che sarebbero venute dopo di noi, poco prima della sua morte di nuovo scrisse per noi la sua ultima volontà con queste parole: Io frate Francesco piccolino, voglio seguire la vita e la povertà dell'Altissimo Signore nostro Gesù Cristo e della sua santissima Madre, e perseverare in essa sino alla fine.


 E prego voi, mie signore e vi consiglio che viviate sempre in questa santissima vita e povertà. E guardatevi molto bene dall'allontanarvi mai da essa in nessuna maniera per l'insegnamento o il consiglio di alcuno”.





Preghiera di Santa Chiara

Padre,
che nella tua misericordia,
hai ispirato a s. Chiara
un ardente amore
per la povertà evangelica
nella contemplazione del tuo volto,
concedi anche a noi
di seguire in letizia e gratitudine
il Cristo umile e povero,
per restare fedeli al tuo Evangelo
fino al termine della nostra vita



Responsorio
R/  Rallegrati, tu che sei amata, il Signore ti invita alle nozze.
V/  Forte nella fede, hai vegliato nella preghiera e Dio completa in te la sua opera.
R/  Hai deposto gli abiti della ricchezza; Egli ti riveste del suo amore.
V/  Fedele fino alla morte a Colui che ti ha consacrata, oggi ricevi la corona della vita.
R/  Contempli, colma di meraviglia, lo splendore della gloria eterna, il chiarore della luce che non tramonta.



V.        O Dio, vieni a salvarmi.

R.            Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
            e allo Spirito santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
            nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
 INNO
Felice, Chiara, sposa di Cristo,
sorella e madre dell’uomo d’ogni tempo!
Tu, pianticella cresciuta da Francesco,
sei donna nuova, fatta preghiera.

Perché il “più Bello” ti ha conquistata,
un Dio povero e crocifisso,
il suo Vangelo è la tua luce,
la sua presenza è pane vero.
Audace, povera, certa del Padre,
ogni tuo giorno nelle sue mani
e il Dio che nutre e veste ogni creatura
ti ha ricolmata di gioia e libertà.

E quell’amore che hai nel cuore
in ogni gesto tu lo hai donato:
esempio e specchio con le sorelle
di comunione e unità.

Al Padre altissimo e donatore,
al Figlio amato che è nostra via,
e allo Spirito, con te, o Chiara,
sciogliamo il cantico del nostro amore.
Amen!



Salvatrice della sua stessa casa

L’ostensorio è il simbolo iconografico più diffuso e viene messo in rapporto al noto miracolo con il quale Santa Chiara avrebbe messo in fuga le truppe imperiali di Federico II quando, nel 1243, assalirono le porte di Assisi e tentarono di assediare San Damiano. Chiara nonostante sia da tempo molto ammalata e costretta a letto, si fa portare da due sorelle fino alla porta del monastero, porta davanti a se l’ostensorio d’argento contenente l’Eucarestia, lo sfiora con le mani e prega il Signore di vegliare sulle sue sorelle perché lei non può più salvarle ed è in quel momento che le fonti raccontano che le due sorelle che la sorreggevano udirono la voce di un bambino, proveniente dal tabernacolo, che rispondeva alla loro Madre: “Io ti difenderò sempre”. Dopodiché, Chiara prese l’ostensorio e lo espose ed una luce accecante avrebbe spaventato le milizie saracene facendole fuggire dal convento e da Assisi. Momento rappresentato nell’opera di Giuseppe Cesari (1568-1640), Santa Chiara ferma l’assedio di Assisi, oggi all’Hermitage di San Pietro Burgo. L’ostensorio diviene l’attributo per eccellenza, non solo perché illustra il miracolo più strepitoso della Santa ma si apprende dalle testimonianze del “processo di canonizzazione” che la Santa molto probabilmente non mostrò l’ostensorio ai soldati, ma pregò nel refettorio di fronte alla pisside confermando quel senso di potere riposto nella preghiera. 







Sorella umiltà







R.

Sorella umiltà./ Sorella umiltà.
Sorella umiltà./ Sorella umiltà.





Mostraci il tuo volto
vieni a dimorare dentro di noi.
Sorella umiltà./ Sorella umiltà.
Sorella umiltà./ Sorella umiltà.
In terra Gesù ti ha reso
regina delle virtù.







Sei monte, sei palazzo, sei albero,
sei l’ombra della quercia?
O forse sei filo d’erba,
sei foglia caduta a terra. R
Maria per te ha detto:
“Sono l’ancella del Signore
che abbatte i potenti dai troni
e innalza gli umili”. R
Per chi ti segue, per chi ti ama,
per chi ti vuole sposa,
un trono di gloria nel cielo
sarà preparato. R

Coda: Sorella umiltà.

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Elenco dei Santuari delle Clarisse in Italia
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Appuntamento da non perdere : Rimini 28/29/30 settembre 2012