Come vivere il lutto - preghiera per i defunti


Per chi è nel lutto : 20.12.2011 messaggio dato a Bernadette

La vita è eterna perché voi siete figli di Dio e Dio è eterno.

Voi che mi seguite credete in questo, ma spesso in modo troppo superficiale perché, quando sopraggiunge il dolore del lutto, non sapete viverlo cristianamente.


A volte il lutto per un vostro caro sopraggiunge in modo improvviso, altre volte dopo lunga malattia, ma sempre vi ferisce nei vostri sentimenti e vi mette di fronte alla cruda realtà della morte. Sì, la morte è una realtà cruda e dolorosa, che ferisce profondamente il cuore e pone l’intelletto di fronte al buio del Mistero.
Spesso vi ponete molte domande sulla vostra condotta, vi chiedete se avete tenuto un comportamento giusto, se vi sono rimasti debiti d’amore con la persona che vi ha lasciato. Le coscienze più delicate si trovano sempre in difetto, mentre altre non ci stanno a pensare tanto. In verità avete debiti d’amore con Dio e con tutti i fratelli, ma avete tempo, in questa vita, per riparare il male fatto e il bene omessoper mezzo della preghiera. 

La preghiera, infatti, è sempre utile al defunto, anche se questi fosse puro e potesse raggiungere immediatamente la beatitudine eterna. Il più delle volte, però, necessitano tempi di purificazione, che potete abbreviare per mezzo della preghiera. In questo modo farete del bene al vostro caro e, nel medesimo tempo, farete il vostro dovere di figli di Dio.


Quando una persona termina il suo percorso terreno, lascia un grande vuoto che non si potrà più colmare, perché la sua presenza fisica non potrà più esserci tra di voi. Molti vorrebbero sapere dove vanno e cosa ne è dei loro cari defunti. Ci vuole rispetto per il Mistero che non potete comprendere. Ci vuole rispetto per Dio, che è Padre di tutti e ama tutti. Ci vuole rispetto per le decisioni di Dio, che chiama a Sé i figli nel momento più opportuno: sia i giovani che gli anziani, sia i sani che i malati. Ci vuole rispetto per quello che Dio vuole e pure per quello che Dio permette. Infatti, come già vi dissi molte altre volte, tutto quello che Dio permette è per trarne del bene. Un giorno capirete tutte queste cose che ora non potete comprendere e loderete Dio per la sua Sapienza.


La morte dei propri cari scatena nel cuore di molti una grande ribellione ed Io comprendo questo perché conosco bene la vostra natura e i vostri limiti. Voglio, però, ricordarvi quanto dimenticate con troppa facilità: la vita è eterna e voi, al tempo stabilito, vi ricongiungerete con loro.
Io sono la Risurrezione e la Vita e in Me sono tutte le creature che erano, che sono e che saranno. Non abbiate paura della morte fisica, perché è un “passaggio”, un salire verso una realtà superiore a quella che state vivendo.
Non piangete troppo i vostri cari che più non sono tra di voi, non piangeteli come se fossero morti perché, in verità, essi vivono. Non sono morti e non moriranno mai.
Io ho vinto la morte e vi ho redenti nella totalità del vostro essere. Alla fine del processo di redenzione, ciascuno sarà completamente una creatura nuova, un essere perfetto, a somiglianza di Dio. Siete formati da spirito, anima e corpo: tutto deve essere santificato. Il corpo attraversa la morte e poi, nel tempo stabilito, risorge. Ogni cosa deve avvenire secondo il Progetto di Dio, individuale e universale, che voi non potete conoscere. Abbiate fede in Dio!



Una domanda che spesso affligge i vostri cuori riguarda il vostro stato di peccatori e, in questo caso, anche quello dei vostri cari defunti ed è giusto che sia così. Quello che non mi piace è che, invece di fare quanto vi è possibile fare, a volte vi crogiolate in una pigrizia triste e infruttifera. A che serve pensare e ripensare a troppe cose del passato e perdere così tempo prezioso che potreste dedicare alla preghiera e alle buone opere di suffragio?

Fate buon uso del vostro tempo, perché è misurato e non potrete aggiungere neppure un’ora.

Siete chiamati a prepararvi per la vostra vita futura con degni frutti di conversione.
Siete chiamati a vivere la carità verso tutti e specialmente verso i vostri cari che vi hanno lasciato per precedervi nell’altra vita. Pregate per loro e credete che essi sono vivi, vi amano e continueranno ad amarvi per sempre.
Non piangete troppo per i vostri cari che più non condividono fisicamente le vostre vicende terrene, perché sono ancora vicini a voi, anche se voi non riuscite a percepire la loro presenza.

Pensate a loro come viventi e amateli come tali. L’amore è più forte della morte e del tempo; l’amore che vi ha legato a loro non avrà mai fine.
Non piangete troppo per i vostri cari, perché essi condividono ancora, anche se in modo diverso, le vostre vite e intercedono per voi. Anche per il loro amore riprendete con coraggio il cammino della vita, confidando nel Buon Dio che sempre vi assiste premurosamente.

Non piangete troppo per i vostri cari e credete che essi vi aiutano, giorno dopo giorno, e attendono di potervi riabbracciare nell’abbraccio eterno della Vita che non muore.

I vostri cari non sono estranei ai vostri problemi quotidiani, non sono lontani, non sono assenti.
Essi sono in Me e come Io sono sempre con voi, ugualmente loro sono sempre con voi, sempre presenti. Il loro amore per voi ora è molto più bello e puro di prima e il loro aiuto è più efficace, anche se questo rimane invisibile ai vostri occhi.

Pensando a loro, tenete fisso lo sguardo sullo scopo della vostra vita terrena.

Io benedico anche le lacrime che versate per i vostri cari defunti, ma vi esorto a non piangere troppo e a riprendere il cammino della fede con costanza e perseveranza, rendendo grazie a Dio perché sempre vi sostiene.

Pregate per la salvezza di tutte le anime. Pregate per coloro che non pregano. Pregate per tutte le anime del purgatorio. Invocate la Divina Misericordia per tutti: questo Io vi chiedo.
Piccoli cari, aiutatemi con la preghiera, aiutatemi con la conversione, aiutatemi a salvare tutti.

Non piangete troppo per i vostri cari defunti. Credete in Dio e al Mistero della Vita- CHE IO SONO-.


Vi amo, accogliete il mio Amore.



Gesù Risorto

( http://www.messaggi-cristiani.it/index.htm )

PREGHIERA PER I DEFUNTI DA RECITARSI PER 33 GIORNI

La forza e la potenzialità di questa preghiera sono straordinarie. Se recitata con fede e costanza, grandi sono le grazie che essa può far ottenere. Innanzitutto, può servire per la salvezza certa di tante anime del purgatorio che aspettano le nostre preghiere, ma può essere utilizzata anche come preghiera personale per ottenere la grazia a noi necessaria. La preghiera deve essere ripetuta per 33 giorni. Una volta a setti­mana si deve prendere la Comunione, ed in più la Comunione deve essere presa in suffragio di detta anima. Se si riuscirà a far coin­cidere il 33° giorno con una Festa importante, per esempio il Natale o il giorno dei Santi, la preghiera sarà ancora più forte. Ogni giorno Ripetere 33 volte di seguito 

 
"Eterno Padre, io Ti offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo scaturito dalla piaga della mano destra in suffragio dell'anima più sofferente del purgatorio. Vergine Maria, consolatrice degli afflitti e Tu, San Giuseppe intercedi per questa anima. E tu, anima bene­detta, vai avanti a Dio, domanda per me questa grazia, e se è utile alla salvezza dell'anima mia fai in modo che mi sia concessa". Amen.

Ripetere 7 volte di seguito

"Addolorata Vergine Maria prega per quest'anima del Purgatorio".
7 L'eterno riposo.

ETERNO RIPOSO :
L'Eterno riposo dona loro o Signore e splenda ad essi la Luce Perpetua, riposino in pace. Amen
Ricorda:
La prima settimana si offrirà il sangue della mano destra
La seconda settimana si offrirà il sangue della mano sinistra.
La terza settimana si offrirà il sangue del piede destro.
La quarta settimana si offrirà il sangue del piede sini­stro.
Gli ultimi 5 giorni si offrirà il sangue e l'acqua scatu­riti dal Sacro Costato.
Occorrerà, in fine, ogni settimana e l'ultimo giorno della preghiera (il 33°) prendere la comunione in suf­fragio di detta anima. Si suggerisce nel limite del possibile far coincidere il (33°) giorno con una festa importante come il Natale o il giorno dei Santi, perché la preghiera risulti essere anco­ra più forte.


Santa Chiara

Festa : 800 anni della consacrazione di Santa Chiara di Assisi





Vedi il film , è davvero bello! clicchi qui : Chiara
 e anche qua Chiara2

Le regole delle Clarisse

1. La Forma di vita dell'Ordine delle Sorelle Povere, istituita dal beato Francesco, è questa: Osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità.
Chiara indegna serva di Cristo e pianticella del beatissimo padre Francesco, promette obbedienza e riverenza al signor papa Innocenzo e ai suoi successori, canonicamente eletti e alla Chiesa Romana.
E, come al principio della sua conversione, insieme alle sue sorelle, promise obbedienza al beato Francesco, cosi promette di mantenerla inviolabilmente ai suoi successori.

2. Quando qualcuna, per divina ispirazione, verrà a noi con la determinazione di abbracciare questa vita, l'abbadessa sia tenuta a chiedere il consenso di tutte le sorelle e se la maggioranza acconsentirà, la possa accettare, dopo aver ottenuto licenza dal signor cardinale nostro protettore…
E se sarà idonea, le si dica la parola del santo Vangelo: che vada e venda tutte le sue sostanze e procuri di distribuirle ai poveri. Se ciò non potesse fare, basta ad essa la buona volontà.

Poi, tosati i capelli in tondo e deposto l'abito secolare, le conceda tre tonache e il mantello. Da quel momento non le è più lecito uscire fuori di monastero, senza un utile, ragionevole, manifesto e approvato motivo.
E per amore del santissimo Bambino, ravvolto in poveri pannicelli e adagiato nel presepio , e della sua santissima Madre, ammonisco, prego caldamente ed esorto le mie sorelle a vestire sempre indumenti vili.
6. Dopo che l'altissimo Padre celeste si degnò illuminare l'anima mia mediante la sua grazia perché, seguendo l'esempio e gli insegnamenti del beatissimo padre nostro Francesco, io facessi penitenza, poco tempo dopo la conversione di lui, liberamente, insieme con le mie sorelle, gli promisi obbedienza.

Aggiungi didascalia
Il beato padre, poi, considerando che noi non temevamo nessuna povertà, fatica, tribolazione, umiliazione e disprezzo del mondo, che anzi l'avevamo in conto di grande delizia, mosso da paterno affetto, scrisse per noi la forma di vita in questo modo: “Poiché per divina ispirazione vi siete fatte figlie e ancelle dell'Altissimo sommo Re, il Padre celeste, e vi siete sposate allo Spirito Santo, scegliendo di vivere secondo la perfezione del santo Vangelo, voglio e prometto da parte mia e dei miei frati, di avere sempre di voi, come di loro, attenta cura e sollecitudine speciale”.
Ciò che egli con tutta fedeltà ha adempiuto finché visse, e volle che dai frati fosse sempre adempito.

E affinché non ci allontanassimo mai dalla santissima povertà che abbracciammo, e neppure quelle che sarebbero venute dopo di noi, poco prima della sua morte di nuovo scrisse per noi la sua ultima volontà con queste parole: Io frate Francesco piccolino, voglio seguire la vita e la povertà dell'Altissimo Signore nostro Gesù Cristo e della sua santissima Madre, e perseverare in essa sino alla fine.


 E prego voi, mie signore e vi consiglio che viviate sempre in questa santissima vita e povertà. E guardatevi molto bene dall'allontanarvi mai da essa in nessuna maniera per l'insegnamento o il consiglio di alcuno”.





Preghiera di Santa Chiara

Padre,
che nella tua misericordia,
hai ispirato a s. Chiara
un ardente amore
per la povertà evangelica
nella contemplazione del tuo volto,
concedi anche a noi
di seguire in letizia e gratitudine
il Cristo umile e povero,
per restare fedeli al tuo Evangelo
fino al termine della nostra vita



Responsorio
R/  Rallegrati, tu che sei amata, il Signore ti invita alle nozze.
V/  Forte nella fede, hai vegliato nella preghiera e Dio completa in te la sua opera.
R/  Hai deposto gli abiti della ricchezza; Egli ti riveste del suo amore.
V/  Fedele fino alla morte a Colui che ti ha consacrata, oggi ricevi la corona della vita.
R/  Contempli, colma di meraviglia, lo splendore della gloria eterna, il chiarore della luce che non tramonta.



V.        O Dio, vieni a salvarmi.

R.            Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
            e allo Spirito santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
            nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
 INNO
Felice, Chiara, sposa di Cristo,
sorella e madre dell’uomo d’ogni tempo!
Tu, pianticella cresciuta da Francesco,
sei donna nuova, fatta preghiera.

Perché il “più Bello” ti ha conquistata,
un Dio povero e crocifisso,
il suo Vangelo è la tua luce,
la sua presenza è pane vero.
Audace, povera, certa del Padre,
ogni tuo giorno nelle sue mani
e il Dio che nutre e veste ogni creatura
ti ha ricolmata di gioia e libertà.

E quell’amore che hai nel cuore
in ogni gesto tu lo hai donato:
esempio e specchio con le sorelle
di comunione e unità.

Al Padre altissimo e donatore,
al Figlio amato che è nostra via,
e allo Spirito, con te, o Chiara,
sciogliamo il cantico del nostro amore.
Amen!



Salvatrice della sua stessa casa

L’ostensorio è il simbolo iconografico più diffuso e viene messo in rapporto al noto miracolo con il quale Santa Chiara avrebbe messo in fuga le truppe imperiali di Federico II quando, nel 1243, assalirono le porte di Assisi e tentarono di assediare San Damiano. Chiara nonostante sia da tempo molto ammalata e costretta a letto, si fa portare da due sorelle fino alla porta del monastero, porta davanti a se l’ostensorio d’argento contenente l’Eucarestia, lo sfiora con le mani e prega il Signore di vegliare sulle sue sorelle perché lei non può più salvarle ed è in quel momento che le fonti raccontano che le due sorelle che la sorreggevano udirono la voce di un bambino, proveniente dal tabernacolo, che rispondeva alla loro Madre: “Io ti difenderò sempre”. Dopodiché, Chiara prese l’ostensorio e lo espose ed una luce accecante avrebbe spaventato le milizie saracene facendole fuggire dal convento e da Assisi. Momento rappresentato nell’opera di Giuseppe Cesari (1568-1640), Santa Chiara ferma l’assedio di Assisi, oggi all’Hermitage di San Pietro Burgo. L’ostensorio diviene l’attributo per eccellenza, non solo perché illustra il miracolo più strepitoso della Santa ma si apprende dalle testimonianze del “processo di canonizzazione” che la Santa molto probabilmente non mostrò l’ostensorio ai soldati, ma pregò nel refettorio di fronte alla pisside confermando quel senso di potere riposto nella preghiera. 







Sorella umiltà







R.

Sorella umiltà./ Sorella umiltà.
Sorella umiltà./ Sorella umiltà.





Mostraci il tuo volto
vieni a dimorare dentro di noi.
Sorella umiltà./ Sorella umiltà.
Sorella umiltà./ Sorella umiltà.
In terra Gesù ti ha reso
regina delle virtù.







Sei monte, sei palazzo, sei albero,
sei l’ombra della quercia?
O forse sei filo d’erba,
sei foglia caduta a terra. R
Maria per te ha detto:
“Sono l’ancella del Signore
che abbatte i potenti dai troni
e innalza gli umili”. R
Per chi ti segue, per chi ti ama,
per chi ti vuole sposa,
un trono di gloria nel cielo
sarà preparato. R

Coda: Sorella umiltà.

Se vuoi scrivere una intenzione di preghiera : Intenzioni oppure li : Intenzioni
Elenco dei Santuari delle Clarisse in Italia
Se vuoi vivere un ritiro : Accoglienza oppure li : Accoglienza San Damiano

Appuntamento da non perdere : Rimini 28/29/30 settembre 2012